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Kiev e Washington ritoccano il documento per approvarlo giovedì. Ma l'Europa ne fa un altro

di Mauro Zanonlunedì 24 novembre 2025
Kiev e Washington ritoccano il documento per approvarlo giovedì. Ma l'Europa ne fa un altro

3' di lettura

Il vertice andato in scena ieri a Ginevra per discutere del piano di pace in 28 punti proposto dal presidente americano Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina è stato «il più produttivo e significativo avuto finora in tutto questo processo, da quando siamo entrati in carica a gennaio». Lo ha dichiarato ai giornalisti il segretario di Stato Usa Marco Rubio, al termine dei colloqui con la delegazione ucraina guidata da Andrej Yermak, braccio destro del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e suo capo di gabinetto. «Abbiamo fatto ottimi progressi e stiamo procedendo verso una pace giusta e duratura. Il popolo ucraino merita e desidera questa pace più di ogni altra cosa», gli ha fatto eco Yermak, ringraziando i «nostri grandi amici», gli Stati Uniti e Trump, e che l’Ucraina «coinvolgerà anche i nostri amici europei».

Il faccia a faccia tra le delegazioni americana e ucraina si è tenuto nel pomeriggio nella sede della missione permanente Usa della città svizzera. Al tavolo, oltre a Rubio, c’erano il segretario dell’esercito Usa Daniel Driscoll e l’inviato speciale del presidente americano Steve Witkoff. «Abbiamo un ottimo prodotto di lavoro, già costruito sulla base dei contributi di tutte le parti coinvolte, e ora siamo riusciti a esaminare alcuni di questi punti, punto per punto. Penso che abbiamo fatto buoni progressi. I nostri team sono ora nelle loro stanze mentre stiamo lavorando su alcuni dei suggerimenti che ci sono stati offerti, quindi stiamo lavorando per apportare alcune modifiche nella speranza di ridurre ulteriormente le differenze e avvicinarci a qualcosa che sia l’Ucraina che, ovviamente, gli Stati Uniti possano accettare», ha dichiarato Rubio alla stampa dopo la riunione.

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Su Facebook, Rustem Umerov, capo del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino, ha affermato che «la versione attuale del documento, sebbene sia ancora nelle ultime fasi di approvazione, riflette già la maggior parte delle priorità chiave dell’Ucraina», definendo «costruttiva» la cooperazione con gli Stati Uniti e «l’attenzione che prestano» ai «commenti» degli ucraini.

Mentre erano in corso i colloqui nella sede della missione permanente Usa a Ginevra, Zelensky ha scritto su X che «la leadership degli Stati Uniti è importante». «Siamo grati per tutto ciò che l’America e il presidente Trump stanno facendo per la sicurezza e continuiamo a lavorare nel modo più costruttivo possibile. Attendiamo nuove notizie dai nostri team in Svizzera», ha sottolineato il leader di Kiev. Un messaggio di distensione rivolto all’inquilino della Casa Bianca, che poche ore prima, in un post sul suo social Truth, aveva puntato il dito contro Kiev, affermando che «la “leadership” ucraina non ha espresso alcuna gratitudine per i nostri sforzi», e accusando l’Europa di «continuare ad acquistare petrolio dalla Russia».

In tarda mattinata, in un albergo del centro di Ginevra, gli sherpa europei avevano incontrato le delegazioni ucraine e Usa per discutere del piano di Trump. In serata, il Daily Telegraph ha pubblicato la bozza della controproposta in 24 punti dell’Unione europea.

Tra le principali differenze con il piano americano, considerato troppo filorusso, c’è la richiesta di «nessuna restrizione» alle dimensioni delle forze armate ucraine (Washington chiede di limitare l’esercito di Kiev a 600mila soldati) e nessuna concessione territoriale (gli Stati Uniti hanno inserito la cessione delle regioni di Donetsk e Luhansk e il rientro della Russia nel G8 tra i punti). La controproposta dell’Ue, diversamente dal piano americano, non impedisce inoltre all’Ucraina di aderire alla Nato e afferma che Kiev sarebbe libera di invitare «forze amiche» a operare sul suo territorio, che potrebbero essere truppe britanniche nell’ambito della “coalizione dei volenterosi”.