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Blitz dei russi. Arrestate sei kamizake e due terroristi

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La cellula era pronta a colpire. Uno dei fermati avrebbe avuto un ruolo anche negli attentati a Mosca del 29 marzo

Roberto Amaglio
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Colpo delle autorità russe nei confronti del terrorismo islamico. Grazie ad alcune retate in Daghestan, infatti, sono state arrestate sei donne aspiranti kamikaze e due uomini incaricati della loro “preparazione” al martirio. Uno di questi avrebbe avuto un ruolo attivo nel duplice attentato terroristico avvenuto a Mosca lo scorso 29 marzo, accompagnando una “vedova di Allah” sino alla metropolitana della capitale russa dove si è registrata la prima esplosione. Un blitz estremamente importante per la Russia, non solo perché lenisce il dolore dei familiari delle 40 vittime, ma perché sembra che la cellula terroristica fosse pronta a colpire nuovamente il cuore di Mosca, utilizzando ancora una volta alcune donne kamikaze. Il precedente – Come anticipato questa retata ha legami con la strage che avvenne a Mosca lo scorso 29 marzo, quando due esplosioni in altrettante stazioni della metropolitana causarono 39 vittime (23 morti in quella di Lubianka, sedici in quella di Parco della cultura), oltre a un centinaio di feriti. In quel caso ci sarebbe dovuta essere anche una terza esplosione nella stazione del Parco della cultura, ma la cintura esplosiva della kamikaze non è scoppiata. Oltre alla mattinata di sangue della scorsa primavera, già il 31 agosto 2004 si registrò un episodio simile, giorno in cui un'altra donna si fece esplodere all'esterno di una stazione della metropolitana provocando dieci morti.

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