La visita del premier ungherese Viktor Orbán dal presidente russo Vladimir Putin a Mosca ha scatenato la polemica in Europa. "Viaggio senza averci consultato, ma non siamo sorpresi, non gioca con la nazionale europea da un po’ di tempo e la visita rientra in questo contesto", ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Al centro dell'incontro tra i due leader energia, nucleare e partnership industriali. "Siamo al corrente della tua posizione equilibrata sulla situazione in Ucraina", ha detto lo zar accogliendo il capo del governo di Budapest.
Sul tavolo anche le forniture di petrolio e gas dopo l'esenzione annuale concessa dagli Stati Uniti sulle sanzioni, l'avanzamento del progetto della centrale nucleare ungherese di Paks, dove l'americana Westinghouse si affianca ai russi come fornitore di combustibile, e la possibile acquisizione da parte dell'ungherese Mol della quota Gazprom nella compagnia petrolifera serba Nis. Secondo Vsquare, il viaggio di Orban non sarebbe stato concordato né con i partner Ue e Nato né con Washington.
Stando ad alcune fonti diplomatiche, ci sarebbe stato non poco imbarazzo nei messaggi scambiati dai rappresentanti di governi e alleanze occidentali dopo la pubblicazione della notizia. La missione, pur essendo stata pianificata da tempo, sarebbe stata gestita del tutto in forma riservata. Si tratterebbe, in ogni caso, del consueto incontro annuale Orbán-Putin, mantenuto anche dopo l'invasione russa dell'Ucraina.