Gli Stati Uniti hanno condotto a novembre una rara operazione di interdizione in mare contro una nave mercantile diretta dall'Estremo Oriente all'Iran, salendo a bordo a diverse centinaia di miglia al largo della costa dello Sri Lanka e sequestrando un carico di materiali considerati potenzialmente utili per i programmi bellici di Teheran, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal citando funzionari statunitensi.
La bandiera e la compagnia proprietaria dell'imbarcazione non sono stati resi noti, ma fonti americane precisano che si trattava di componenti dual-use, ovvero articoli con applicazioni sia civili sia militari, che l'intelligence USA ritiene destinati a società iraniane impegnate nell'acquisto di materiali legati allo sviluppo di missili convenzionali. Dopo il sequestro, i materiali sono stati distrutti e la nave è stata lasciata proseguire il suo viaggio verso il Medio Oriente. L'operazione - eseguita da forze speciali statunitensi insieme a unità convenzionali della marina nel Mar di Arabia e Oceano Indiano - si inserisce nel quadro di un'intensificazione dell'azione USA per monitorare e contrastare i trasferimenti di tecnologie militari verso l'Iran, in particolare dopo i danni causati alle infrastrutture nucleari e missilistiche di Teheran durante il conflitto di giugno con Israele e la successiva interruzione dei negoziati sul nucleare.




