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Villamanin, il paese rovinato dalla Lotteria di Natale

domenica 28 dicembre 2025

2' di lettura

Il 22 dicembre, come da tradizione che si rinnova da decenni, la Spagna si è fermata per seguire il Sorteo Extraordinario de Navidad, la celebre lotteria di Natale che ogni anno coinvolge milioni di persone. Secondo le stime, circa tre spagnoli su quattro tra i 18 e i 75 anni partecipano al sorteggio, spesso condividendo l’acquisto dei biglietti con amici, familiari o colleghi, in un rito collettivo che va ben oltre il semplice gioco.

Quest’anno, per qualche ora, l’attenzione di tutta la Spagna si è concentrata su Villamanín, piccolo centro della Castiglia e León, nel nord-ovest della Spagna. Il borgo conta ufficialmente circa 850 residenti, ma durante l’inverno la popolazione si riduce drasticamente. Il 22 dicembre l’annuncio della vincita di 32 milioni di euro aveva acceso l’entusiasmo tra gli abitanti, ancora provati dai gravi incendi che avevano colpito la zona nei mesi estivi. La vittoria era dovuta a un "sistemone" giocato dall'intera comunità.

La festa, però, si è trasformata rapidamente in polemica. A pochi giorni dall’estrazione sono emerse irregolarità nella gestione delle quote dei biglietti, con il rischio concreto che la distribuzione dei premi non avvenga come inizialmente previsto. La comunità si è così spaccata tra chi è disposto ad accettare una vincita ridimensionata e chi teme di essere stato vittima di una truffa.

Al centro della vicenda c’è un errore nella contabilizzazione delle partecipazioni vendute. L’organizzazione della raccolta fondi era affidata, come avviene ogni anno, alla Commissione delle Feste, formata da giovani volontari tra i 18 e i 25 anni. Durante l’estate avevano acquistato i biglietti della Lotteria di Natale e rivenduto 90 decimi suddivisi in 450 quote da 5 euro ciascuna: 4 euro destinati alla lotteria e 1 euro alla Commissione, per coprire le spese delle iniziative del paese.

L'emergedere dell’errore ha innescato accuse pesanti. Alcuni partecipanti hanno parlato di scarsa trasparenza e persino di “azione fraudolenta”, arrivando a minacciare ricorsi legali. I giovani della Commissione respingono ogni addebito e sostengono di aver agito in totale buona fede. Per dimostrare la correttezza del loro operato, si sono detti pronti a rendere pubblici i propri conti correnti, assicurando di non aver trattenuto alcuna parte del premio.

Vogliamo che Villamanín sia ricordato come il paese che ha vinto il Gordo, non come il paese che si è diviso per aver avuto in sorte il Gordo”, hanno dichiarato ai media i citttadini, nel tentativo di riportare la calma in una comunità che, da simbolo di fortuna, rischia ora di diventare emblema di una vittoria amara.

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