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Riforma delle pensioni. I sindacati picchettano gli oleodotti parigini

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Bloccati otto dei dodici depositi francesi. Sarkozy ordina l'intervento della Polizia

Roberto Amaglio
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I sindacati paralizzano gli aeroporti di Parigi. Quest'oggi, infatti, l'oleodotto che rifornisce i due principali aeroporti della capitale transalpina è stato bloccato dai manifestanti che contestano la riforma delle pensioni varata dal governo Sarkozy. Una ritorsione pesantissima da parte dei manifestanti, tanto da mettere a repentaglio il regolare traffico aereo. Proprio per questo motivo, lo stesso premier francese ha ordinato l'intervento della polizia per liberare dai picchetti i depositi petroliferi bloccati dai manifestanti. La situazione, infatti, stava diventando insostenibile. Gli scioperi e i picchettaggi avevano portato alla chiusura di otto dei 12 depositi del Paese: le prime contromosse delle forze dell'ordine hanno permesso la riapertura di Vern-sur-Seiche (vicino a Rennes), di Le Mans, di quello della Total vicino a Tolosa, e di due depositi nella Bassa Normandia. Rivendicazioni - Per il segretario generale del primo sindacato di Francia, la comunista Cgt, Bernard Thibault, l'intervento della polizia non è "il modo per uscire dal vicolo cieco sulla riforma delle pensioni". "L'obiettivo di questa mobilitazione è quello di ottenere che si discuta un futuro diverso delle nostre pensioni. E' il governo a creare questo clima teso".

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