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Mario Draghi, "né Palazzo Chigi né Quirinale": indiscrezioni sul suo futuro, nel 2023 alla guida della Ue?

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Che cosa ne sarà di Mario Draghi? Le domande aumentano ora che è iniziato il semestre bianco: tra Palazzo Chigi e il Quirinale, il suo futuro potrebbe essere in nessuno di questi due luoghi. Di certo c’è che i prossimi mesi da presidente del Consiglio saranno molto impegnativi, non a caso lui stesso ha spronato i suoi ministri a tornare dalle vacanze ancora più determinati, perché ci saranno in programma “molti provvedimenti”.

 

 

La Stampa nell’edizione di oggi, sabato 7 agosto, si è soffermata sui possibili scenari che riguardano Draghi: “Chi lo vuole al Colle, aprirebbe per lui subito i portoni del Palazzo del Quirinale. Chi invece, per una ragione o per l’altra, tifa Draghi a Palazzo Chigi fino alla scadenza naturale della legislatura, vede chiara la tentazione di restare fino al 2023 per completare le opere di riforma del Recovery plan e garantire la realizzazione delle opere previste”. Il premier viene descritto come ancora pieno di “energie da spendere in un ruolo di prima linea”, con l’intenzione di “incidere maggiormente sui cambiamenti del Paese”.

 

 

Lo scenario più plausibile sembra quindi essere quello che vede Draghi a Palazzo Chigi fino al termine della legislatura e poi magari al Colle, dopo una breve proroga del mandato di Sergio Mattarella. Secondo La Stampa, però, nei piani di Draghi potrebbe esserci l’Europa: nel 2023 andranno indicati il prossimo presidente della Commissione europea, nonché il numero uno del Consiglio europeo. Due cariche adatte a Draghi, che potrebbe guidare l’Europa nel post-Merkel.

 

 

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