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Qatargate, usano la figlia contro Eva Kaili: la mossa sporca dei giudici

Iuri Maria Prado
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 Importa abbastanza abbastanza poco, anzi nulla, che l'abbiano tenuta lontana dalla figlia di 22 mesi per tenerla sotto pressione, o per la semplice routine di una giustizia infame: resta che Eva Kaili chiedeva di vedere la bambina da settimane, e solo ieri le hanno concesso un paio d'ore con lei. Questa signora è in galera prima del processo, per presunti reati ata arrestata non certo di sangue, e si deve capire per quale motivo mai possano essere ritenute preminenti le necessità cautelari quando queste sacrificano così gravemente, crudelmente, il bisogno di una bambina di stare con la propria madre. Nulla giustifica questo schifo, questa vergogna, questo abominio: la giustizia che infierisce sulla vita di una figlia neppure di due anni. E non si sa come possa dormire il responsabile di questa inumanità.

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