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Immigrazione, il Consiglio d'Europa contro il patto Italia-Albania: "Siamo preoccupati"

Edi Rama e Meloni

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Non convince l'Europa il memorandum d’Intesa siglato la scorsa settimana tra Italia e Albania sugli sbarchi dei migranti e sul trattamento delle domande di asilo.

L'accordo "solleva diverse preoccupazioni in materia di diritti umani" e si aggiunge "a una preoccupante tendenza europea" verso la esternalizzazione delle responsabilità in materia di asilo", ha detto oggi 13 novembre Dunja Mijatovic, commissaria per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, secondo una nota emessa dall’ufficio di sua competenza.

 

 

Il patto tra Italia e Albania sottoscritto da Giorgia Meloni e Edi Rama il 6 novembre scorso, "solleva una serie di importanti questioni sull’impatto che la sua attuazione avrebbe sui diritti umani dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti. Queste riguardano, tra gli altri, lo sbarco tempestivo, l’impatto sulle operazioni di ricerca e salvataggio, l’equità delle procedure di asilo, l’identificazione delle persone vulnerabili, la possibilità di detenzione automatica senza un adeguato controllo giurisdizionale, le condizioni di detenzione, l’accesso all’assistenza legale e gli effettivi mezzi di ricorso", ha proseguito la Mijatovic.

 

 

Il memorandum d’intesa, inoltre, ha osservato ancora la commissaria per i Diritti umani al Consiglio d'Europa, "crea un regime di asilo extraterritoriale ad hoc caratterizzato da numerose ambiguità giuridiche. La mancanza di certezza giuridica probabilmente minerà le fondamentali garanzie di tutela dei diritti umani e di certezza della pena per le violazioni, con conseguente differenza di trattamento tra coloro le cui domande di asilo saranno esaminate in Albania e coloro per i quali ciò avverrà in Italia". 

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