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Russiagate, perquisizioni a Bruxelles: terremoto a 10 giorni dal voto

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Il Russia-gate esplode a meno di due settimane dalle elezioni europee. La polizia giudiziaria federale di Bruxelles, su ordine di un giudice istruttore del Tribunale di lingua fiamminga di Bruxelles, ha effettuato oggi 29 maggio una perquisizione a casa di un dipendente del Parlamento Europeo a Schaerbeek, un Comune di Bruxelles-Capitale, e nel suo ufficio al Parlamento Europeo a Bruxelles. È quanto ha comunicato la Procura Federale.

Allo stesso tempo, in stretta collaborazione con Eurojust e le autorità giudiziarie francesi, su richiesta del giudice istruttore belga è stata effettuata anche una perquisizione nell’ufficio dello stesso dipendente nella sede del Parlamento Europeo di Strasburgo.

 

 

Le perquisizioni rientrano in un caso di ingerenza, corruzione e appartenenza a un’organizzazione criminale e riguardano indizi di ingerenza russa, secondo cui membri del Parlamento Europeo sarebbero stati avvicinati e pagati per promuovere la propaganda russa tramite il sito web Voice of Europe. Per la Procura Federale, "ci sono indicazioni che il dipendente del Parlamento Europeo in questione abbia svolto un ruolo importante in questa vicenda". 

 

 

A quanto riporta il giornale tedesco Der Spiegel, sarebbe stato perquisito l’ufficio dell’assistente dell’eurodeputato olandese Mercel de Graaf, riportato come Guillame P., che in passato ha lavorato per l’eurodeputato di AfD Maximilian Krah per tre anni. Krah si è recentemente dimesso dal Comitato esecutivo federale di AfD dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni contraddittorie sulle SS e dopo che il mese scorso il suo assistente, Jian Guo, è stato arrestato in Germania con l’accusa di essere un dipendente dei servizi segreti cinesi e di aver trasmesso informazioni su negoziati e decisioni del Parlamento europeo all’intelligence cinese, oltre che aver tenuto sotto controllo i dissidenti cinesi che vivono in Germania. 

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