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Ue, schiaffo a von der Leyen: "Il commissario alla Casa datelo a Ilaria Salis"

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In cinque anni quante ne possono succedere. Simpatie impreviste, odi che non si rimarginano, amori che nascono. Strasburgo è luogo dove può accadere di tutto, soprattutto se inaspettato. Ci sarebbero sequenze di storie da raccontare, quante ne ha viste quell’emiciclo...

La seduta di ieri, quella che ha portato alla conferma di Ursula von der Leyen, ha vissuto i momenti che potrebbero essere raccontati fra qualche tempo, magari con un’incredibile dovizia di particolari. C’erano quelle due donne che si guardavano da lontano. In basso la zarina, Ursula, che scrutava gli occhi di chi la doveva votare. E anche di lei, che mai e poi mai l’avrebbe votata. Ilaria Salis, lassù a sinistra. La tedesca, colpita da quella rappresentante dell’Italia... La maestrina rossa con scarsa frequenza, dall’estrema sinistra a occhieggiare la presidente della Ue, una specie di nemico di classe (non in classe). L’aula di Strasburgo è immensa. Ospita quasi 800 parlamentari e una marea di funzionari. Eppure può capitare di intendersi da una parte all’altra. Io guardo lui che guarda lei che guarda me... (...)

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