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Fisco: Garbarino, inasprimento su rendite ci riporta in media europea

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Milano, 18 apr. (Adnkronos) - L'aumento dell'aliquota applicata alle rendite finanziarie che il governo guidato da Matteo Renzi potrebbe decidere oggi riporterebbe l'Italia nella media degli altri Paesi europei, "anche se non è che bisogna essere sempre per forza nella media". E prevedere una fuga degli investitori dalla Borsa Italiana sarebbe azzardato, poiché quello fiscale difficilmente può risultare, da solo, il "fattore determinante". A dirlo all'Adnkronos è Carlo Garbarino, docente di Diritto tributario internazionale all'Università Bocconi di Milano, nel giorno del Consiglio dei Ministri che potrebbe decidere un innalzamento dell'aliquota, ad eccezione di alcuni asset tra cui i titoli di Stato. "E' vero - dice Garbarino - che mediamente le aliquote" applicate alle rendite finanziarie "sono pari alla più bassa aliquiota progressiva, che di solito è il 25%". Poi, ovviamente, la situazione varia da Paese a Paese, "a macchia di leopardo", ma mediamente la tassazione delle rendite finanziarie si aggira intorno al 25%. Certo, prosegue Garbarino, "rimarrebbe un trattamento altamente favorevole per i titoli di Stato, che resta al 12,5%, un'aliquota bassissima". E' "difficile dire", continua, se un inasprimento della tassazione penalizzerebbe i mercati finanziari italiani: "Bisogna vedere - dice - ci sono tantissime variabili: non contano solo le aliquote, ma anche il ritorno atteso sugli investimenti". (segue)

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