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Mondiali, Italia-Costa Rica: la carica di Prandelli e la formazione

di simone cerroni domenica 22 giugno 2014

3' di lettura

Mancano poche ore alla sfida degli azzurri contro la sorpresa Costa Rica. Una partita che solo due settimane fa appariva la più semplice, ma che ora, dopo la vittoria della nazionale centroamericana contro l'Uruguay di Tabarez, preoccupa molto di più. La squadra materasso del girone sembra ora  la più temibile. Cesare Prandelli lo spiega: il Costa Rica è "l'avversario più difficile". E ancora: "La studiamo da mesi perché quella è la partita più dura per noi". Una partita che guarderà con attenzione anche l'Inghilterra: dopo il ko con l'Uruguay, è costretta a tifare italia e a vincere con due gol di scarto l'ultima partita proprio col Costa Rica per sperare di qualificarsi. La nostra formazione - L'Italia di stasera cambierà qualcosa rispetto alla prima partita, ma non la sua identità: si parte con un 4-1-4-1. In campo salvo sorprese dell'ultimo minuto ci sarà Gianluigi Buffon, in difesa linea a 4 con due novità. In dubbio Barzagli che mercoledì non ha svolto tutto l’allenamento e che deve fare i conti con una tendinite che lo tormenta da mesi: dopo l'Inghilterra, rischia di saltare anche il Costa Rica. Paletta, invece, dovrebbe lasciare il posto a Bonucci, che avrà al suo fianco Chiellini, quest’ultimo pronto a prendersi il suo ruolo al centro del reparto dopo aver fatto il terzino sinistro con l’Inghilterra. Al posto di De Sciglio (recuperato, ma Prandelli non lo vuole rischiare dal primo minuto dopo la contrattura muscolare) ci sarà Ignazio Abate. Per il centrocampo, De Rossi scoglio davanti alla difesa, quindi la linea composta da Pirlo e Thiago Motta, che prende il posto di Verratti. Sulle fasce a fare da supporto a Balotelli, unica punta, vengono confermati Marchisio a sinistra e Candreva a destra. Le parole di Mario - Prandelli, dunque, continua a puntare molto su Super Mario: Immobile, Insigne e Cassano, per ora, restano in panchina. Mario sta crescendo e, chissà, potrebbe essere la volta buona per trovare quella continuità che lo renderebbe davvero Super. Il centravanti del Milan (per quanto?) è sereno, più sereno del solito, e spiega: "Questa competizione è la più grande che ci sia per un calciatore e voglio dare tutto me stesso, come tutta la squadra. Un Mondiale è più importante di un Pallone d'Oro, di un campionato, di una Champions League, è normale che scatti qualcosa. Sto vivendo il momento in modo tranquillo, senza pressioni".  Gli avversari -  "È una squadra molto ben organizzata - spiega Prandelli parlando del Costa Rica -, una squarda che ha vinto con merito contro l’Uruguay che sa stare in campo e che davanti ha giocatori molto pericolosi. Non solo Campbell che è un attaccante moderno e completo, ma anche altri. Sono veloci e bravi nell'uno contro uno, ci sarà da soffrire". La squadra si ripresenterà con lo stesso modulo presentato contro l'Uruguay: 5 difensori (Umana, Gonzalez, Duarte, Diaz a sinistra e Gamboa a destra) 4 centrocampisti (centrali Tejeda e Borges, a sinistra Ruiz e a destra Bolanos) e attacco a 1 (Campebell). Noi, continua il Ct degli azzurri, "abbiamo la nostra idea di gioco e dobbiamo imporla. Sin dal'inizio del mio ciclo abbiamo lavorato sulla qualità, cercando di sfruttare le caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione, dobbiamo andare avanti così". L'Italia dovrà mostrare i muscoli, quelli che Balotelli fece vedere contro la Germania alla semifinale degli europei del 2012. Gli azzurri dovranno dimostrare quanto valgono, perché come ribadito anche da un saggio del calcio come Bruno Pizzul, "non ci dimentichiamo che noi siamo l'Italia".

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