Ci sono due notizie, una buona e l'altra cattiva. La prima, quella positiva, è che l'economia americana va a gonfie vele: a settembre gli Stati Uniti hanno infatti creato 248 mila nuovi posti di lavoro, facendo scendere il tasso di disoccupazione sotto il 6 per cento, ossia ai livelli del 2008, prima cioè della crisi scatenata dal crac della banca Lehman. La seconda notizia, quella negativa, è che invece in Italia l'economia continua ad andare a vele sgonfie: la disoccupazione è sempre superiore al 12 per cento, cioè più del doppio di quella americana, il Pil cala e nella legge di stabilità il governo certifica che la spending review è un flop e bisogna aumentare le tasse. Dei 15-20 miliardi di risparmi che dovevano saltar fuori dai tagli della spesa statale a quanto pare ne arriveranno al massimo cinque, dunque per coprire i buchi di bilancio scatteranno - come abbiamo anticipato ieri - le cosiddette clausole di salvaguardia, ovvero le imposte messe a garanzia per evitare di sforare i parametri imposti dall'Europa. (...) Clicca qui, acquista una copia di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro