"Fatti processare, buffone! Rispetta la legge! Rispetta la Costituzione! Rispetta la democrazia! Rispetta la dignità degli italiani! O farai la fine di Ceauşescu o di Don Rodrigo!". Con questa "sparata" nei corridoi del Palazzo di giustizia di Milano, Piero Ricca assurse agli onori delle cronahce, specialmente quelle anti-berlusconiane. Oggetto dei suoi strali, quel giorno del maggio 2003, era infatti l'allora premier Silvio Berlusconi, il quale non si fece per nulla intimidire e chiese anzi a uno dei carabinieri che gli facevano da scorta di prendere nota delle generalità dello sconosciuto assalitore verbale. Da allora, il signor Ricca è divenuto uno dei simboli dell'anti-berlusconismo più spinto, partecipando pure ai V-day grillini prima di approdare al suo porto naturale: Il Fatto quotidiano del manettaro Marco Travaglio. Dove Ricca collabora con un blog-rubrica intitolato "Uomo da marciapiede" per cui gira con tanto di microfono in mano. In questi giorni lo si vede con l'ultimo "lavoro": un sondaggio su chi gli italiani vorrebbero ccome successore di Giorgio naapolitano. Eh già, Silvio Berlusconi come bersaglio è un po' sfuocato. E anche per Ricca è venuto il momento di cambiare obiettivo.
