Il 26 dicembre 2004 il terzo terremoto più potente mai registrato provocò un'onda di maremoto che uccise oltre 230mila persone in 14 Paesi affacciati sull'Oceano Indiano. Interi tratti di costa furono devastati, ma la zona più colpita fu l'isola di Sumatra, la più vicina all'epicentro del terremoto. La provincia di Aceh fu investita da onde alte 20 metri che provocarono circa 180mila vittime. Da lì, il maremoto si propagò in tutte le direzioni, raggiungendo la Thailandia, dove si registrarono 8mila tra morti e dispersi, e poi India, Sri Lanka, Maldive e perfino la costa orientale dell'Africa. Il mare in alcuni punti penetrò fino quasi a dieci km nell'entroterra, travolgendo qualunque cosa incontrasse sul suo cammino. Il ricordo - Il decimo anniversario della più grave catastrofe naturale nell'era moderna sarà celebrato nel Sud-est asiatico con una serie di cerimonie per onorare le vittime. il 25 e 26 dicembre, a Banda Aceh saranno commemorate le catastrofi più imponenti con una celebrazione chiamata "Costruiamo una migliore Aceh con il cuore" alle quali parteciperanno i rappresentanti diplomatici di 53 paesi. A Natale è prevista una preghiera collettiva nella moschea Baiturrhman, seguita da una visita alle fosse comuni. Il giorno di Santo Stefano altri eventi riguarderanno il "Museo dello tsunami", costruito nel centro della città. Anche a Phuket e Khao Lak, due delle zone thailandesi più colpite, sono previste delle cerimonie per ricordare la tragedia.
