"Cinquemila presenze e una sentita partecipazione di pubblico", commenta così Andrea Di Sorte, assessore al turismo del Comune di Bolsena (Vt) la Notte del Vintage di sabato 18 luglio. Il borgo medievale, sulle sponde dell'omonimo lago, è una fucina di eventi che propone a residenti e turisti un intenso e variegato calendario artistico, fino al mese di settembre. Ritorno al Futuro - Nell'arco di pochi anni Bolsena ha trasformato la sua Notte del Vintage in uno degli appuntamenti più seguiti dell'estate viterbese. Le vie del centro storico fanno da sfondo ad un revival itinerante degli Anni '50 e '60, con musica, spettacoli dal vivo e una ricca esposizione di auto e moto d'epoca, in particolare di Vespe. Big Club - Bolsena e la vicina Montefiascone vantano uno dei più grandi club di vespisti d'Italia. E i numeri sono sotto gli occhi di tutti: dai modelli del 1948 alle moderne GT, l'"insetto" meccanico di casa Piaggio fa bella mostra di sé in Piazza Santa Cristina e nella suggestiva piazza San Rocco animata dalle note degli Stolen Car con le loro cover di Elvis, Cash e Lynyrd Skynyrd. Nostalgia - Fra i brani colonna sonora della notte bolsenese, la più emozionante è certamente Stan by Me, del compianto Ben E. King (scomparso lo scorso aprile). Emozionante in particolare per noi, che lo avevamo conosciuto a Senigallia un anno fa. E di incontri con leggende della musica si è anche parlato, fra un pezzo doo wop e un rythm'n blues, alla presentazione di Rock Around the Block. Ben E. King compreso. Torretta - Un appuntamento vintage che si rispetti non si poteva concludere senza lanciare uno sguardo, vintage, alla torretta binata di un Boeing B17, inabissatosi nel 1944 nel lago e recuperato alcuni anni fa. Acqua e cielo - A pochi metri dal luogo del ritrovamento, tracce (soprattutto documentali) testimoniano il legame del borgo con il volo: la Scuola Idrovolanti della Regia Marina di Bolsena. Ultimo tocco (di classe) prima di rimontare in sella e di lasciarci alle spalle note e atmosfere d'antan sulle sabbie vulcaniche. di Marco Petrelli @marco_petrelli
