Una settimana fa, da Daria Bignardi a Le invasioni barbariche, Maria Elena Boschi avvertiva: "Giudicatemi per le riforme, non per le forme". Ma l'orgoglio della più bella ministra del governo Renzi non è mai domo e così, in una nuova puntata del suo tour televisivo, la titolare delle Riforme torna parzialmente sui suoi passi. "Non credo bisogna mortificare la propria femminilità per essere più credibili e per sembrare più serie", ha spiegato a Bruno Vespa, nel salotto di Porta a porta. Orgoglio rosa in un governo già largamente femminile: "Cerco di fare del mio meglio, impegnandomi di giorno in giorno. In questo governo c'è stato un investimento sulle donne e sulle donne giovani che sono in grado di dimostrare competenza e professionalità". Il ministero a lei assegnato dal premier è complicato, perché oltre alle riforme ci sono anche i rapporti col Parlamento. "In alcuni casi è l'ufficio reclami. Una sorta di sfogatoio al quale ci si rivolge". Maria Elana bella e... milanista - Sulle riforme annunciate da Renzi, la Boschi è fiduciosa: "Siamo seri e se non avessimo i soldi necessari non creeremmo delle aspettative nelle famiglie. Si tratta di 80 euro puliti che saranno dati in maniera duratura, non come spot". Ma l'attenzione di Vespa torna naturalmente su aspetti più personali di quella che fino a questo momento, senza ombra di dubbio, è stata il ministro più chiacchierato (nel bene e nel male) di tutto il governo. I complimenti galanti che gli rivolse un giorno Silvio Berlusconi fanno ormai parte della mitologia di questa legislatura. "Come è possibile che una comunista sia così bella?" è la battuta del Cav ripetuta da Vespa. "E' l'unica cosa che mi ha detto... -, replica la Boschi -. Io non ho fatto in tempo ad essere comunista, la mia prima tessera è stata del Pd". Piccolo particolare: a Porta a Porta il ministro ha ammesso di essere tifosa milanista. Se l'avesse saputo Silvio...