Cinema: il Bif&st rende omaggio a Murgia-Ferribotte (3)

domenica 24 marzo 2013
Cinema: il Bif&st rende omaggio a Murgia-Ferribotte (3)
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(Adnkronos) - "Quello che io facevo nei film, Tiberio era nella vita: un dongiovanni impenitente", racconta Lando Buzzanca, ripensando ai backstage dei set condivisi con Tiberio Murgia. "Era un uomo di infinita fantasia: avrebbe fatto la gioia di uno scrittore - spiega sorridendo Nino Castelnuovo - Tiberio non poneva limiti alla sua immaginazione e al racconto di se'. E finiva per credere alle storie che di se' raccontava, costruendo ricordi immaginari …". Il film di Sergio Naitza dipana molti aneddoti che su Tiberio Murgia sono circolati: piccole amabili "leggende metropolitane", che l'attore stesso aveva veicolato di se', per alimentare soprattutto la sua fama di tombeur de femmes. "Tiberio - spiega Naitza - raccontava di essere stato espulso dal Pci, dopo alcuni mesi alla scuola di Frattocchie e una lunghissima militanza, per aver frequentato clandestinamente la moglie di un compagno di partito. Ma davanti alle nostre telecamere finalmente ha ammesso di aver usato un po' troppa immaginazione… ". "Cosi' come, nel film, confessa di essersi inventato un altro episodio a tinte molto forti, millantato persino nei programmi di Raiuno in prima serata: il suo presunto e fortunoso salvataggio a Marcinelle, dove diceva di essere migrato per lavorare in miniera. Amava rievocare una piacevole trasgressione nel letto della moglie di un collega minatore, e sosteneva che proprio quell'infedelta' gli aveva salvato al vita il giorno della tragedia. Fantasie … con noi, durante il film per la prima e ultima volta, ha avuto il coraggio di ammetterlo …", conclude il regista.