Giuliano Ferrara
Giuliano Ferrara ha un chiodo fisso: il suicidio se al Quirinale va qualcuno che non gradisce. L'Elefantino stavolta se la prende con Gino Strada, il medico e fondatore di Emergency. Di lui si parla tanto, soprattutto nel mondo grillino per il dopo-Napolitano. Così con un tweet il direttore de Il Foglio mette subito le cose in chiaro: "Ho visto che si parla per il Quirinale anche di Gino Strada. In quel caso mi faccio esplodere". Una sua candidatura, insieme a quella del giurista Gustavo Zagrebelsky, avrebbe il via libera immediato perchè "si guarda ai cittadini e non agli inciuci della politica e dei partiti", affermano i grillini. E che il nome di Strada possa essere quello che gli iscritti di M5S esprimeranno online nei prossimi giorni trova conferma nei commenti al blog di Grillo e sui social network, dove si sottolinea il profilo "indipendente" del medico italiano. Altri nomi, altri suicidi - Ma le promesse di suicidio dell'Elefantino ormai non si contano più. Tante sono quanti i nomi improbabili circolati in questi giorni. A risvegliare la voglia di farla finita è stato il nome di Stefano Rodotà per palazzo Chigi. In quell'occasione Ferrara promise: "Se Rodotà diventa premier mi butto dalla torre Velasca". Pericolo scongiurato. Per ora. Poi è stato il turno di Emma Bonino. Anche il suo è un nome caldo per il Colle e sarebbe quella scelta "in rosa" che Napolitano da tempo auspica per la sua successione. Ma Ferrara non la sopporta e così ha senteziato: "Se la Bonino diventa presidente della Repubblica mi seppellisco vivo". Questo pericolo però non è stato ancora scongiurato. La scelta di Strada sarebbe davvero un colpo di teatro. Quella della Bonino un pò meno. Ma lui, l'Elefantino, sa già cosa fare: farsi esplodere. Ma dove? Sul piazzale del Quirinale? (I.S)