Firenze, 14 set. - (Adnkronos) - "Basta con il tormentone della siccita', l'acqua deve essere gestita in maniera razionale. E' vero che il clima cambia, che piove di meno. Ma questo non puo' essere preso a pretesto per gestire la situazione idrica come una continua emergenza. Occorre una corretta e consapevole gestione dell'acqua, sia superficiale sia sotterranea. Occorre una normativa per i pozzi. Dobbiamo sapere qual e' il fabbisogno, qual e' la risorsa. Questa e' la programmazione che deve fare la Regione". Lo ha detto Maria Teresa Fagioli, presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana in occasione della conferenza stampa che si e' tenuta oggi a margine della giornata di studi "I pozzi per acqua: aspetti documentali e progettazione" organizzata a Livorno dall'Ordine e dalla Fondzione dei Geologi della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento Ambiente e Territorio della Provincia labronica. "Da sette anni c'e' emergenza idrica. Se si cominciava da subito a fare programmazione e prevenzione, oggi si sarebbe avuto un quadro definito. Ma invece siamo il paese dell'emergenza". Nessuna norma per i pozzi. "Nel campo dei pozzi per acqua in Italia - continua Fagioli - siamo purtroppo ancora molto indietro, e cio' rattrista particolarmente perche' e' un campo in cui noi geologi possiamo fare molto, e tra l'altro quasi in assenza concorrenza qualificata. Occorrono standard a cui ogni perforatore possa e debba attenersi, anche per i piccoli pozzi domestici senza dimenticare che questi poi sono i piu' numerosi, il 90% dei pozzi complessivi, e che le necessarie economie non possono andare mai a danno della risorsa". Quello che manca e' una normativa sulla realizzazione. "Anche in Toscana non c'e' chiarezza di norme. Si hanno porzioni di territorio in cui al controllo e gestione della Provincia si accavallano norme di gestione di parchi nazionali e regionali, regolamenti edilizi comunali e piani delle Autorita' di Bacino. E riuscire a fare un pozzo in piena legalita' e' una vera impresa". (segue)