L'Aquila, 9 ott. - (Adnkronos) - Il processo alla Grandi rischi, l'organo consultivo della presidenza del Consiglio dei ministri accusato di aver compiuto analisi superficiali e di aver fornito false rassicurazioni agli aquilani prima del sisma del 6 aprile 2009, giorno in cui avvenne la forte scossa che procuro' la morte di 309 persone, e' ripreso stamani dinanzi ai giudici del tribunale dell'Aquila ed e' entrato ormai nella fase conclusiva. Come e' noto il giudice Marco Billi ha imposto un ritmo veloce al processo per avviare a una ipotesi di sentenza di primo grado al piu' presto ad oltre un anno dall'avvio della fase dibattiemntale. Per due giorni quindi, a partire da questa mattina, ininterrottamente saranno gli avvocati difensori dei sette imputati che si alterneranno nel processo. Ad aprire i lavori della giornata odierna e' stato l'avvocato Marcello Melandri, legale di fiducia di Enzo Boschi, all'epoca responsabile dell'Istituto di geofisica e vulcanologia. Poi tocchera' alle difese degli altri imputati: Bernardo De Bernardinis, gia' vicecapo del settore tecnico del Dipartimento della Protezione civile; Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi rischi; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore Eurcentre e responsabile del progetto Case; Claudio Eva, ordinario di Fisica all'Universita' di Genova; Mauro Dolce, direttore Ufficio rischio sismico della Protezione civile. Per tutti i capi di imputazione sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali colpose.