Caccia: Udc Toscana, interrogazione su calendario venatorio Arezzo (2)

domenica 9 settembre 2012
Caccia: Udc Toscana, interrogazione su calendario venatorio Arezzo (2)
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(Adnkronos) - "Non e' stato cosi' per Arezzo che rappresenta una pericolosa anomalia del quadro normativo toscano che potrebbe portare all'illegittimita' dell'atto in quanto la Regione garantisce l'univocita' del diritto in tutti i territori come sancisce lo Statuto - spiega - L'elenco delle specie cacciabili, i tempi di caccia, in particolare per la selvaggina migratoria, non sono compresi tra le modifiche o integrazioni che la Provincia puo' operare liberamente. Cosi' i cacciatori aretini, rispetto agli altri, non potranno prelevare la marzaiola, il combattente e la moretta. Andranno piu' tardi a prelevare la beccaccia, il tordo bottaccio, il tordo sassello, la cesena, l'allodola, mentre dovranno cessare anticipatamente la caccia alla beccaccia. Si comprende che tale atteggiamento e' inaccettabile perche' genera caos e condizioni discriminatorie tra i cacciatori toscani". Sul piede di guerra anche il capogruppo Udc in Provincia di Arezzo Simon Pietro Palazzo: "Ho intenzione di fare chiarezza su una materia molto importante per la tradizione del territorio. Anche perche', qualora fosse possibile operare con discrezionalita' rispetto alla normativa regionale sul calendario venatorio, dovrebbe essere di competenza del Consiglio e non della Giunta provinciale".