Famiglia Cristiana a favore delle larghe intese

Duro attacco del settimanale alla politica e al governo. "La clava mediatica è un boomerang"
di Paolo Franzosodomenica 22 agosto 2010
Famiglia Cristiana a favore delle larghe intese
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"L’Italia ridotta alle pezze. Con politici lontani dai problemi delle famiglie, che stentano a vivere, ogni giorno alle prese con povertà e disoccupazione soprattutto giovanile. Famiglia Cristiana va in edicola domani con una forte presa di posizione. Solo che non si ferma a descrivere una situazione in continuo degrado, ma entra nel dibattito politico, sollecitando "un passo indietro" e “un’intesa di unità nazionale (e solidale) che restituisca ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti”. Tradotto significa che se cade Berlusconi serve un governo di larghe intese per cambiare la legge elettorale. A ogni modo, prosegue il settimanale paolino, “a settembre ci sarà un brusco risveglio. La ripresa è debole, soggetta alla pesante concorrenza dei nuovi mercati dell’Estremo Oriente. A scuola, anche quest’anno la campanella suonerà a vuoto per decine di migliaia di docenti precari”. "Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci" e sulla questione morale, Famiglia Cristiana ha le idee chiare. "Dalla politica 'ad personam' siamo al 'contra personam'. Ma la giusta esigenza di chiarezza vale per tutti. Sia per chi ha la pagliuzza che per chi ha la trave nell`occhio. La clava mediatica (o il metodo Boffo) contro chi mette a nudo il re è un terribile boomerang. Disfattista non è chi avverte il pericolo e fa appello al senso etico, ma chi è allergico al rispetto di regole e istituzioni", è la conclusione del settimanale.