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Il Calendario Pirelli 2024, Prince Gyasi: "Non siamo nati senza tempo ma lo diventiamo"

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Lucia Esposito
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S’intitola “Timeless”, senza tempo, il Calendario Pirelli che racconta per immagini il 2024.   E’ firmato da Prince Gyasi l’artista che ha immortalato alcuni personaggi che ai suoi occhi sono dei supereroi perché sono riusciti nell’impresa di fermare il tempo e di lasciare nel mondo un segno che ispirerà le generazioni future. "Non siamo nati senza tempo ma lo diventiamo", ha detto il visual artist di origini ghanesi – il primo africano a firmare il calendario più glamour del mondo che quest’anno compie sessant’anni senza dimostrarli.  Nel realizzare questo calendario Gyasi è tornato bambino nella sua Africa, in Ghana, e ha pensato alle persone che sin da piccolo lo hanno ispirato.

 

A partire da Naomi Campbell, la top model che "non è della mia generazione ma è diventata un’icona per la mia generazione. E questo può succedere soltanto se sei dedito al tuo lavoro e convinto dei tuoi valori". Il Calendario è stato presentato a Londra ai giornalisti arrivati da tutto il mondo. C’era il vicepresidente esecutivo Pirelli Marco Tronchetti Provera soddisfatto per questo Calendario in cui l’arte in qualche modo intreccia l’economia e la politica.  "Prince Gyasi è un artista che ci ha colpito soprattutto per le sue immagini colorate e per la sua giovane età. Ha realizzato un Calendario che parla di futuro, perché l’Africa è un Paese che continuerà a crescere, tra pochi decenni ci vivranno due miliardi e mezzo di persone e noi ci saremo. Al momento non ci sono ancora progetti economici concreti".  

 

 

Il Calendario Pirelli racconta l’evoluzione della società attraverso le immagini, Gyasi ha realizzato un’opera che è un inno alla sua terra e a tutti quei personaggi che lo hanno ispirato nei suoi ventotto anni di vita. Oltre a Naomi Campbell, sfogliando le pagine coloratissime del calendario troviamo l’attrice Angela Bassett, che quest’anno riceverà l’Oscar alla carriera, che incarna il concetto di altruismo in una fotografia che la ritrae davanti a un portone nell’intento di spalancare le porte del successo ai giovani che sono stati ispirati da lei. Tra i personaggi scelti da Gyasi ci sono anche la poetessa e attivista Amanda Gorman, chiamata a declamare sul palco The Hill we climb da Joe Biden il giorno del suo insediamento. Poi la afro-americana Margot Lee Shetterly, dal cui libro Hidden Figures è stato tratto il film cult Il diritto di contare, la nigeriana Tiwa Savage regina dell'Afrobeats, l'attore Idris Elba, il regista e cantante londinese di origine nigeriana Jeymes Samuel, l'artista contemporaneo ghanese Amoako Boafo, la cantante americana Teyana Taylor e lo stesso Prince Gyasi.

 

Elemento essenziale del lavoro di Gyasi è il colore. Nelle sue immagini l’artista usa colori vivaci a blocchi e contrasti estremi. La sua estetica marcata offre agli osservatori una realtà non solo ipercolorata, ma a volte digitalmente aumentata che rispecchia la sua esperienza del mondo attraverso il fenomeno neurologico della sinestesia. Il risultato è quindi un calendario dai colori abbaglianti, che ci trascinano in una dimensione senza tempo attraverso fotografie che somigliano a dei quadri e che viste una dopo l’altra, raccontano la storia di uomini e donne africane che hanno lasciato un segno nel tempo e, quindi, lo hanno sconfitto.

 

 

 

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