"Abbiamo preso atto di una querelle che ha ormai assunto toni grotteschi. Criminalizzare un’azienda che incrementa i salari dei propri lavoratori e che offre condizioni ben diverse – e migliori – rispetto a quelle in vigore fino al 30 giugno 2025, è un esercizio che sempre più spesso vediamo praticare da organizzazioni sindacali sempre più distanti dal mondo reale". Lo affermano i vertici di Gruppo Futura, in riferimento all'accordo sul contratto da applicare ai lavoratori in appalto del magazzino “Easy Coop” di Castel Maggiore (Bologna).
"Uno sciopero che ha visto l’adesione di 10 lavoratori su 120 rappresenta chiaramente il risultato di un corto circuito che, oggi più che mai, mette in evidenza la qualità – o forse la mancanza – del dialogo da parte di una certa componente del sindacato. L’azienda, peraltro, opera nel pieno rispetto della Carta logistica etica, cui si attiene scrupolosamente. Non è certamente un caso che il Comitato etico per la logistica abbia ritenuto conforme alle norme l’accordo di armonizzazione sottoscritto con la UIL Trasporti. Teniamo a precisare quanto sopra unicamente per dovere di verità e trasparenza, senza alcuna intenzione polemica, che non appartiene alla cultura del nostro gruppo. Un gruppo da sempre rispettoso delle norme, delle regole e delle relazioni sindacali".