Libero logo

Assistere con passione, umiltà e professionalità: Entriamo nella casafamiglia “Casangelica” gestita dalla Cooperativa Medihospes

martedì 16 dicembre 2025
Assistere con passione, umiltà e professionalità:  Entriamo nella casafamiglia “Casangelica” gestita dalla Cooperativa Medihospes

4' di lettura

“Lo possiamo dire, la casafamiglia Casangelica, con Medihospes è tra i più virtuosi percorsi di autonomia delle persone con disabilità grave nella nostra Regione”. Chi parla è Nicoletta Messuti, coordinatrice nazionale delle attività legate all’area della Disabilità di Medihospes, una grande cooperativa sociale di 6000 soci e lavoratori che ogni anno assistono 20mila persone, con oltre 5milioni di ore lavorative. Casangelica si trova a Lauria, in provincia di Potenza ed è una casafamiglia “Dopo di noi”, una dimora dove i residenti convivono e viene loro garantito un supporto quotidiano continuativo sulla base di un progetto assistenziale educativo personalizzato. Tutte le attività sono programmate per stimolare le abilità personali, migliorare le capacità degli ospiti e promuovere la socializzazione in un contesto inclusivo e protetto. E’ un modello esemplare di accoglienza dei bisogni e case come questa stanno ormai nascendo a centinaia in Italia, particolarmente dopo la legge del 2016 che ha dato una prima regolamentazione al cosiddetto Dopo di Noi.

6768x4514

“A Casangelica le persone cucinano, puliscono, fanno la spesa, come in qualsiasi casa” spiega Nicoletta Messuti, “ogni casa è un luogo in cui si convive, si cresce, ma anche ci si apre al territorio cercando esperienze e connessioni. I protagonisti sono persone con disabilità intellettiva, mentale, disturbo nello spettro dell’autismo. Le accompagniamo in un processo di autonomia, li aiutiamo a staccarsi dalla famiglia con serenità, grazie ad un grande lavoro di rete. La mattina sono impegnati in attività ricreative o lavorative, il pomeriggio sono seguiti da educatori in percorsi personalizzati”. Dopo la legge del 2016 sono stati numerosi gli atti normativi, ma anche dichiarazioni ONU, a riformare e dare luce al tema della disabilità, l’esempio di Casangelica con Medihospes ne è una realizzazione concreta.

7044x4698

“Oggi si parte da un nuovo approccio alla presa in carico della persona con disabilità” sottolinea Messuti, “c’è finalmente una vera ricomposizione delle risposte intorno ai bisogni, e soprattutto c’è una nuova prospettiva per vedere in ciascuno potenzialità, talenti e competenze. A Casangelica lo mettiamo in pratica quotidianamente”. La storia che ha condotto alla nascita di Casangelica parte nel 2003, con l’Associazione di volontariato Angelo Custode, nata da un gruppo di familiari di persone con disabilità, che con impegno e credibile testimonianza vogliono fare qualcosa perché la città sia più solidale verso i più bisognosi, partendo con il piede giusto e senza improvvisazione. “Passione, umiltà e professionalità: sono sempre state le parole chiave” ricorda Messuti. Si avviano così i primi progetti a favore delle persone con disabilità, si crea un Centro diurno socio educativo e un Centro di Ippo-onoterapia, innumerevoli iniziative di promozione e di raccolta fondi, tra cui due concerti del cantautore Pino Mango. “La sensibilità degli amministratori del Comune, fa il resto, perché loro stessi si autotassano per istituire un fondo di solidarietà” sottolinea Messuti.

8192x5464

Cresce il consenso, le soddisfazioni del lavoro con i ragazzi ripagano gli sforzi e spingono ad andare avanti facendo “sempre meglio” nonostante la scarsità delle risorse. Con qualche timore e molto lavoro i progetti continuano, partecipano 30 ragazzi, molti altri si avvicinano, l’eco è notevole al punto da interessare le istituzioni regionali e sanitarie, e si tratta, ovviamente, soltanto dell’inizio della piccola grande rivoluzione, che avviene nel 2009, con il passo più "ambizioso": l'apertura della prima Casafamiglia - Dopo di Noi. “E’ un progetto sperimentale cofinanziato dalla Regione Basilicata, per l’avvio e la gestione della casa” spiega Messuti. “Medihospes arriva lungo questa strada, ad accogliere e dare solidità e professionalità a tutto il percorso compiuto sin lì, entrandoci con l’umanità che hanno le persone che incontrano persone”. Nel 2015 tutta la gestione confluisce quindi nella cooperativa sociale Medihospes, che innanzitutto salvaguarda e fa crescere i servizi a Casangelica, e poi offre maggiori qualità, opportunità di inclusione e partecipazione. Quest’anno ormai al termine ha celebrato i dieci anni di lavoro quotidiano di Medihospes a Casa Angelica, “e la lista è lunga”, spiega Messuti, “ci sono state e ci sono prestazioni socio-sanitarie, programmi educativi personalizzati, laboratori creativi, attività all’aperto, attività ludico-motorie, igiene personale, preparazione dei pasti, accompagnamento sanitario, colloqui psicologici, social skill training, e sempre inclusione attiva di ciascuno nelle attività della comunità”.

La migliore conclusione di questo racconto la troviamo nelle parole di un’ospite di Casangelica, scritte a nome di tutti:

…La medicina definisce la mia condizione Autismo. Sono una persona disabile, giudicata grave. Per mangiare, vestirmi, andare al bagno ho sempre bisogno di qualcuno che mi aiuti. Non riesco a parlare, a scrivere, a camminare senza stancarmi. Ho bisogno degli altri per continuare a vivere. Dal 2009 inizio questa umana e bella avventura che si chiama Casafamiglia “Casangelica” gestita dalla Cooperativa Medihospes.

7092x4730

8024x5352

7323x4884

6219x4148