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Calciopoli, Antonio Giraudo ribalta tutto? "Accolto il ricorso alla Corte europea". Juventus, scenari clamorosi

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La Corte europea dei diritti dell'uomo ha ammesso il ricorso di Antonio Giraudo, l'ex amministratore delegato della Juventus radiato dalla federcalcio dopo Calciopoli. La Corte, senza entrare nel merito del ricorso di Giraudo, ne ha riconosciuto l'ammissibilità. Evento raro, visto che statisticamente appena il dieci per cento di quelli presentati viene discusso "e che lo stesso sito dell'organo di Strasburgo sconsiglia vivamente di praticare questa via".

 

 

 

La Corte ha riconosciuto a Giraudo due fatti: la "macroscopica violazione dei diritti della difesa e la ragionevole durata del processo". Solo sette giorni per esaminare un fascicolo di 7mila pagine, nel primo caso e 13 anni la durata del processo. Così l'ex ad juventino prosegue la propria battaglia affidandosi, tra gli altri, all'avvocato Jean Louis Dupont, l'uomo a cui si deve la sentenza Bosman e a cui si sono affidati recentemente i club della discussa Superlega.

 

 

 

Dopo l'annullamento, in sede penale, della condanna ad un anno e 8 mesi decretata dala Cassazione per prescrizione, Giraudo e i suoi legali iniziano a sperare in un clamoroso ribalton sul piano sportivo. L'iter richiederà alcuni mesi e ora prevede che lo Stato italiano produca dei documenti a sostegno della propria tesi e soltanto dopo inizierà la discussione del caso.

 

 

 

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