Omissioni

Ilda Boccassini scaricata dal Fatto Quotidiano: "Fuori il nome della talpa che salvò Silvio Berlusconi

Quando si tratta di andare contro Silvio Berlusconi, al Fatto Quotidiano sono disposti pure a “torchiare” un loro totem come Ilda Boccassini. Nell’edizione odierna, Peter Gomez si è soffermato su un passaggio del libro scritto dall’ex magistrato sulla talpa che salvò il Cav alla vigilia delle elezioni del 1994. “Fa rabbia - ha scritto uno dei fondatori del Fatto - leggere nel libro di Ilda Boccassini come qualcuno (un funzionario di Stato o un magistrato?) Abbia con una fuga di notizie ‘consapevolmente’ bruciato le indagini sul denaro che, secondo i pentiti, Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri versavano periodicamente a Cosa Nostra”.

 

 

I fatti risalgono al 18 febbraio 1994, quando la Boccassini si trovava a Caltanissetta per indagare sull’omicidio di Giovanni Falcone: quel giorno interrogò Salvatore Cancemi, leggende del mandamento mafioso di Porta Nuova. L’ex magistrato ha scritto nel suo libro che quel giorno Cancemi ricordò “di aver assistito, in più occasioni, al passaggio di decine di milioni di lire in banconote usate” e che la consegna dei soldi era ancora in corso. Allora la Boccassini si rivolse al capitano Ultimo per mettere sotto sorveglianza Pierino Di Napoli, il capo della famiglia di Malaspina che secondo i magistrati riceveva il denaro di Berlusconi.

 

 

Il 24 marzo 1994, tre giorni prima delle elezioni vinte da Berlusconi, su Repubblica venne pubblicato il verbale di Cancemi: a quel punto l’indagine morì, dato che Di Napoli si chiuse in casa. “Per 17 anni il mistero resiste - scrive Gomez - poi una sera D’Avanzo (uno degli autori dello scoop, ndr) rivela alla sua amica Boccassini il nome della fonte. Racconta di aver ricevuto una telefonata a casa da parte di una persona che conosceva da anni. Di essere stato invitato dalla fonte nella sua abitazione romana, distante una decina di minuti in auto, di aver trovato lì un uomo ‘con le lacrime agli occhi e delle carte in mano’: i verbali segreti di Cancemi”. Boccassini però non ha rivelato il nome nel suo libro e questo fa schizzare Gomez: dovrebbe farlo, d'altronde c'è Berlusconi di mezzo...