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Marta Cartabia, la riforma del Csm per blindarsi al Quirinale: la voce dalle Sacre stanze

venerdì 10 dicembre 2021

2' di lettura

Marta Cartabia vuole velocizzare la riforma del Csm entro Natale in Consiglio dei ministri, perché poi ci sarà la partita del Quirinale e lei potrebbe essere la prima donna presidente della Repubblica: cosa che farebbe piacere a Mattarella. Ecco perché velocizzare i tempi della riforma. Prima l'incontro con il premier Draghi, poi una convocazione con un preavviso di poche ore, con la giunta Anm e poi con i partiti di maggioranza. Nessun testo scritto, ipotesi della ministra spiegate a voce. La sua ipotesi è questa: "Sistema binominale collegiale" con "correttivo". In pratica un collegio unico nazionale per eleggere i due componenti di legittimità tra i consiglieri di Cassazione; 2 collegi per eleggere 4 consiglieri in quota pm e 4 collegi per eleggere i 10 consiglieri in quota giudici di merito.

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Nessuna barricata dei partiti a questa ipotesi, scrive il Fatto, ma neppure un via libera. Per il M5S il punto più delicato è che nessuna legge può dare la certezza di arginare il "correntificio". Nell'ipotesi Cartabia, lo sbarramento è a monte e senza differenziazioni: "Divieto per i magistrati di esercitare in contemporanea funzioni giurisdizionali e ricoprire incarichi elettivi e politici sia per sindaci e amministratori sia per parlamentari".  "Una norma che impedirebbe casi come quello di Catello Maresca, neo leader dell'opposizione di centrodestra nel consiglio comunale a Napoli dove è stato pm e poi giudice, ora sarà giudice a Campobasso", sottolinea il Fatto.

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L'ipotesi Bonafede, invece, prevede per parlamentari e consiglieri regionali il non ritorno in toga, bensì "il ricollocamento o al ministero o in altra alta amministrazione". D'accordo con la ministra il Pd. Il capogruppo di FI , Pierantonio Zanettin, ex laico del Csm, dall'incontro con la Cartabia si aspettava di più: "Dopo lo scandalo Palamara si doveva fare una riforma più coraggiosa", la proposta sul sistema elettorale "favorisce il bipolarismo e mortifica i gruppi minori. Abbiamo riproposto il sorteggio temperato, unica soluzione per togliere potere alle correnti". Insomma per la Cartabia la riforma del Csm e l'eventale corsa al Colle sono piene entrambi di ostacoli.

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