Enrico Letta
Mesi fa il segretario del Pd Letta disse che bisognava evitare i referendum sulla giustizia. Allora la classe politica embedded in Procura confidava che la Corte costituzionale li spazzasse via, e la speranza era camuffata con l'argomento secondo cui le riforme vanno fatte in Parlamento. Dopo di che, quando la Corte ha ammesso alcuni quesiti, ecco che Letta comunica che voterà e farà votare "No" ad un paio di proposte referendarie (quella che vuole limitare la galera preventiva, e quella che vuole rivedere la legge che stronca la carriera del politico che ha commesso un reato quando la legge non c'era).
E sugli altri quesiti? Nulla, che vuol dire in buona sostanza affidarsi al meteo, col tempo buono che induce gli italiani alla scampagnata anziché alle urne. Si potrebbe obiettare che anche una parte della destra (Fdi) tiene un atteggiamento avverso su alcuni quesiti, ma l'atteggiamento illiberale di certa destra almeno è puro, e non affetta propositi garantisti puntualmente contraddetti.
Il Ruberti gate? Scene imbarazzanti. Il video rubato in cui il capo di gabinetto del sindaco di Roma Albino Ruberti, dopo una cena, minaccia di morte un commensale che era con lui ha portato alle dimissioni dello stesso braccio operativo del sindaco Gualtieri e al ritiro della candidatura alle politiche di Francesco De Angelis, che era con lui quella sera. Se ci saranno inchieste stabiliranno le colpe, pare che ci sia di mezzo una storia di assicurazioni del Comune di Roma e scambio di favori.
Questa, in ogni caso, è una bellissima cartolina del Pd romano. Nella Capitale si diceva: "Non solo Cesare deve essere immacolato, anche sua moglie". In questo caso la moglie è Ruberti e Cesare è il sindaco Gualtieri, che rischia di perdere credibilità. Due cose: non è che con le dimissioni di Ruberti può tornare tutto come prima, perché c'è un pentolone da scoperchiare. Seconda cosa: qui si prova la nobiltà della magistratura. Sarebbe bello che l'ex capo di gabinetto venisse trattato dai magistrati, e da certa stampa, così come vengono solitamente trattati i politici di centrodestra. Il video-commento del direttore di Libero Pietro Senaldi.