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Maria Rosaria Rossi: "Perché sono qui", schiaffo in aula ai giudici anti Cav

Maria Rosaria Rossi

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"Da 10 anni vivo da imputata" ed è una "situazione dolorosa" per la quale "mi sento di chiedere scusa ai miei cari, soprattutto a mio figlio Lorenzo" che è stato costretto a "vivere gli anni dell'adolescenza nel fango mediatico e nel pregiudizio di un sistema che ha coinvolto sua madre". Con queste parole Maria Rosaria Rossi, ex fedelissima del Cavaliere e senatrice di Cambiamo ha lasciato l'aula bunker del carcere di San Vittore, dove si sta celebrando il processo Ruby ter, che la vede imputata per falsa testimonianza. Per lei la Procura ha chiesto una condanna a un anno e quattro mesi, mentre i suoi difensori, gli avvocati Nadia Alecci e Salvatore Pino, hanno sollecitato un'assoluzione "perché il fatto non sussiste".  

"Ho ritenuto di essere presente qui oggi per il rispetto di questo Tribunale e per la condizione dell'attività istituzionale che svolgo - ha aggiunto l'ex assistente di Silvio Berlusconi - Io sono accusata per falsa testimonianza per dichiarazioni che risalgono esattamente a 10 anni fa". E ha concluso: "Resto fiduciosa che questo Tribunale pronunci una sentenza di assoluzione piena nei miei confronti", ha concluso la senatrice Rossi, che ha parlato di "gogna mediatica" nei suoi confronti. A chi le ha chiesto come siano ora i suoi rapporti con il Cavaliere, la senatrice ha risposto: "Buoni come sempre".

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