L'assedio

Ruby-ter, Polanco contro i pm: "Solo chiacchiere e distintivo"

L'assedio a Silvio Berlusconi non è mai finito. Oggi, mercoledì 15 febbraio, l'ultimo atto: a Milano, i giudici sono riuniti in camera di consiglio per emettere la sentenza sul processo milanese sul caso Ruby-ter a carico del leader di Forza Italia e di altri 28 imputati. Il verdetto è previsto in giornata.

In mattinata, presenti nell'aula bunker di Milano e in attesa del verdetto, presenti solo due imputati: l'ex showgirl Marysthell Polanco e Simonetta Losi, la moglie del pianista della residenza di Arcore, Danilo Mariani.

E proprio dalla Polanco è arrivato un affondo contro l'accusa: "Sono molto positiva, andrà bene. Dopo molti anni mi aspetto che, come ha detto il mio avvocato, non possa essere condannato qualcuno che non ha fatto niente. Non c'è una prova evidente in nessun video, in nessuna foto o altro, solo chiacchiere e distintivo. Questi anni sono stati un inferno, ma sono una donna forte che ha saputo sopportare questo peso. Ho grande fiducia nei giudici", ha affermato l'ex frequentatrice di Villa San Martino.

Poco prima delle 11, i giudici hanno fatto sapere che tra le 12 e le 13 arriveranno le indicazioni sulle tempistiche della sentenza. Si chiuderà così un processo durato sei anni in cui Berlusconi è accusato di aver pagato, dal novembre 2011 e fino al 2015 - all'incirca 10 milioni di euro alle ex ospiti di Arcore per essere reticenti nel corso dei processi Ruby e Ruby bis. L'accusa chiede sei anni per Silvio Berlusconi.