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Ciro Grillo, il processo va avanti: rigettata la richiesta della difesa

 Ciro Grillo

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Il processo per stupro in cui sono coinvolti Ciro Grillo, il figlio del fondatore del M5s Beppe Grillo, e tre suoi amici va avanti. Il tribunale di Tempio Pausania, in composizione collegiale, ha deciso nel giro di pochi minuti di rigettare la richiesta di rinnovazione del processo avanzata dall'avvocato Gennaro Velle, che difende uno dei ragazzi coinvolti, Francesco Corsiglia. Il legale, preso atto del trasferimento di un giudice a latere, aveva chiesto al collegio di aspettare la decisione sulla "rinnovazione" del collegio giudicante prima di proseguire. Col termine "rinnovazione" si intende quando il procedimento viene rifatto da capo o parzialmente. Cosa che succede nei processi dove avviene la sostituzione di un giudice, come accaduto in questo caso.

Alla sbarra, oltre a Grillo junior e Corsiglia anche Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. L'udienza, dunque, è proseguita con l'acquisizione del materiale probatorio da parte dei consulenti tecnici della difesa e del pm, chiamati a depositare l'elenco dei materiali digitali estrapolati dai telefoni delle persone coinvolte nei fatti, ovvero i video, le foto, le intercettazioni telefoniche e le interazioni sui profili social dei quattro imputati e della presunta vittima. Sarebbe stato ammesso al processo anche un video di 20 secondi con le immagini di un rapporto sessuale. Nei giorni scorsi, tra l'altro, la vicepresidente del tribunale, Caterina Interleghi, si era rivolta al Csm per chiedere l'applicazione del giudice trasferito, Nicola Bonante. 

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