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Carlo Nordio durissimo: "Bozzoli libero e Giovanni Toti ai domiciliari, giustizia malata"

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Stava per essere condannato all'ergastolo, Giacomo Bozzoli, eppure è stato libero di fuggire dall'Italia indisturbato. Una vicenda clamorosa, quella del 39enne bresciano considerato il colpevole di aver ucciso lo zio Mario Bozzoli nell'ottobre del 2015, gettandolo nella fornace dell'azienda di famiglia a Marcheno, che il ministro della Giustizia Carlo Nordio commenta a Sky Tg24 con parole durissime.

"Da ex magistrato e cittadino dico che la giustizia italiana va cambiata in modo quasi radicale e noi ci stiamo provando, uno di questi paradossi è che si entra in prigione facilmente in carcere quando si è presunti innocenti prima della condanna definitiva e si esce dopo la condanna quando si è colpevoli conclamati". Il riferimento è anche alla vicenda del governatore della Liguria Giovanni Toti, ancora ai domiciliari anche in assenza di condanna. "La giustizia è malata e va riformata in radice, nonostante le resistenze conservatrici di molti", ha aggiunto Nordio. "A cominciare dall'Anm verso cui va tutto il mio rispetto ma a cui rispondiamo che le leggi le fa il parlamento".

 

 

 

"Il dialogo con i magistrati è sempre aperto", sottolinea poi il Guardasigilli. "Ognuno ha le sue idee ma alcuni vincoli, dati dall'elettorato, non sono negoziabili: faremo la separazione delle carriere, così come abbiamo abolito il reato di abuso di ufficio". "Tutto ciò che riguarda l'efficienza della giustizia lo facciamo in piena sintonia con i magistrati", precisa poi Nordio. 

 

 

 

Riguardo al tema della separazione delle carriere "se riuscissimo ad avere una maggioranza di due terzi, e sappiamo che parte dell'opposizione è favorevole, i tempi sarebbero abbastanza rapidi". Tuttavia il ministro non sarebbe dispiaciuto se si andasse al "referendum: sono certo che sarà schiacciante per confermare la separazione delle carriere". I tempi comunque, ha concluso, "sono lunghi".

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