La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha ritrovato i brogliacci delle intercettazioni risalenti agli anni ’90 e relative all’inchiesta “Mafia e appalti” con cui gli investigatori stavano cercando di scoperchiare le infiltrazioni di Cosa Nostra nel settore imprenditoriale. Indagini che potrebbero aver rappresentato il vero movente della strage di via D’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino. «Il lavoro che stiamo portando avanti come con la presidente Colosimo in Commissione Antimafia ha l’obiettivo di portare alla luce della verità una delle pagine più significative della storia del nostro Paese: la notizia di oggi (ieri, ndr) va esattamente in questa direzione», spiegano i membri della commissione parlamentare, di Forza Italia, Maurizio Gasparri, Mauro D’Attis, Pietro Pittalis, Pierantonio Zanettin, Chiara Tenerini e Giuseppe Castiglione.
«Durante le importanti audizioni che stiamo svolgendo in Commissione, come quelle di Lucia Borsellino e di Fabio Trizzino, del generale Mori, del colonnello De Donno e del tenente colonnello Canale, stiamo raccogliendo testimonianze preziosissime che parlano del clima di isolamento che il giudice Paolo Borsellino avvertì dopo la tragica scomparsa del collega Giovanni Falcone», proseguono gli azzurri. «Isolamento e diffidenza diffusa, tanto da organizzare incontri fuori dal palazzo della Procura con personaggi chiave che voleva al suo fianco. Il ritrovamento delle intercettazioni è una notizia rilevantissima: da quei brogliacci potrebbero emergere elementi importanti e noi attendiamo di poterli visionare. Grazie, quindi, alla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta per l’impegno profuso e per i due anni di ricerca e consultazione di oltre duemila fascicoli e centinaia di migliaia di pagine».
Giorgia Meloni ricorda Borsellino: "Quel giorno è iniziato il cammino che mi ha portato a Palazzo Chigi"
Oggi, con l'esposizione della borsa di Paolo Borsellino, "scriviamo una pagina di storia del Parlamento". ...La scoperta delle Fiamme Gialle conferma quanto già accertato. Le bobine erano già state trovate mesi fa negli archivi della Procura di Palermo, ora sono sbucati anche i brogliacci contenuti in quattro buste di colore giallo con ancora i timbri della Guardia di Finanza apposti nel 1992, ricoperte di polvere. A scoprirli il Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) della Guardia di Finanza di Caltanissetta, su delega della Direzione distrettuale antimafia. Sono servite ricerche lunghe più di due anni per arrivare a un (parziale) dunque.