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Basta con l'euro, ecco le monete da comprare

Contro le montagne russe dei mercati, gli esperti consigliano di investire sulle divise asiatiche o sudamericane

Lucia Esposito
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Risparmiatori sulle montagne russe della Borsa. Con Piazza Affari che il giorno prima perde il 5% e il giorno dopo schizza al 6%. Mercati che tolgono il fiato.Per questo è sempre più difficile scegliere l'investimento giusto. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, il parcheggio più tranquillo dei risparmi è certamente l'investimento in liquidità in depositi bancari liberi o vincolati oppure online. O in alternativa in titoli e operazioni di pronti contro termine di brevissima scadenza (1, 3 e 6 mesi). Mentre fino a qualche mese fa la linea di condotta per gli investitori era quella della diversificazione valutaria, adesso perde smalto la diversificazione in dollari e in valute forti del Nord Europa, mentre si rafforza la scommessa sulle divise asiatiche.  "Questa strategia è sposata - scrive il Corriere - in particolare dal Credit Suisse secondo cui è "giunto il momento di puntare su una selezione di valute asiatiche e sudamericane. Divise che da gennaio hanno già registrato delle buone performance nei confronti dell'euro (la lira turca +10%, +8% il NUovo Sol del Perù). Si tratta pwerò di valute esotiche che per il privato sarebbe consigliabile raggiungere attraverso un fondo di investimento specializzato. Il consiglio Gli esperti consigliano di approcciarsi alle valute estere in modo graduale evitando la tecnica del mordi e fuggi.  I consulenti finanziari infatti spiegano che non appena ci sarà una buona notizia sulla Spagna, l'euro tornerà a far gola er cambieranno i rapporti di forza tra le valute. Bisogna che l'investitore abbia uno sguardo sul llungo periodo: va bene diversificare l'investimento sulle monete extra euro ma non bisogna agire con la tecnica del "prendi e scappa" I titoli di Stato Molti gestori indicano le scadenze a breve termine dei Btp come le più adatte per un portafoglio sicuro. I Btp a due anni rendono il 3,28% e i titoli triennali pagano una cedola che ai prezzi attuali sfiora il 4%. Si tratta di circa due o tre punti in meno rispetto al 6,13% del Btp a dieci anni, ma le oscillazioni dei prezzi sono molto contenute.   

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