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Il figlio in gonna, il papà lo segue: ecco come confondergli le idee

In Germania il bambino preferisce indossare abiti da donna e il padre lo imita: "Voglio insegnarli l'uguaglianza di genere"

Giulio Bucchi
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di Alessandro Dell'Orto Quando il figlio di 5 anni è tornato a casa dall'asilo e ha iniziato a guardare con aria incuriosita la gonna della mamma, Nils Pickert, anziché reagire come Vito Catozzo - il meraviglioso poliziotto interpretato da Giorgio Faletti nel programma Drive In («Se io saprei che mio figlio mi diventerebbe  un orecchione, porco il mondo cane che c'ho sotto i piedi, vivo me lo mangio, vivo me lo mangio») - non si è per nulla allarmato. No. Ha lasciato fare perché bisogna essere genitori moderni e dalla mentalità aperta e poi basta con tutte queste costrizioni che limitano la crescita dei bambini e non è giusto frenare i desideri dei piccoli che poi rischiamo di trovarceli aggressivi quando crescono e bla bla bla. Sarà...  La cosa buffa, però, è che Nils Pickert non si è allarmato minimamente nemmeno qualche tempo dopo, quando il piccolo è passato dagli sguardi ai fatti e ha deciso che da quel momento si sarebbe vestito solo con indumenti femminili. Da donna. Sarà... Ma occhio a dare giudizi frettolosi e iniziare dibattiti, c'è dell'altro. Nils Pickert è andato oltre, al di là. Sapete che ha fatto? Per assecondare il bimbo che ormai indossava soltanto un vestitino rosso, si è scelto una abbondante gonna - rossa pure lei - di quelle con l'estatico che arriva fin sotto il ginocchio e se l'è infilata. Poi ha preso il figlio per mano e ha iniziato a passeggiare per le vie della città in cui vive, vicino a Berlino. Fregandosene di tutto e tutti e anzi attirando volentieri l'attenzione verso di sè e facendosi fotografare. Per rompere gli schemi tradizionali, per abbattere stereotipi socio-culturali e altre cose così, che fa fico dirle ma in realtà spesso non si sa nemmeno cosa siano. Leggi l'articolo integrale di Alessandro Dell'Orto su Libero in edicola oggi, giovedì 30 agosto

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