Scuola, Bossi critica la Gelmini

Polemica sull'insegnante unico
di Eloisa Palombasabato 13 settembre 2008
Scuola, Bossi critica la Gelmini
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Milano - E anche quest’anno la scuola è cominciata. Per gli studenti della Lombardia, i primi a sedersi sui banchi, così come per gli oltre sette milioni di ragazzi in età scolare, sarà un anno ricco di novità e di qualche polemica per il nuovo corso introdotto dal ministro Mariastella Gelmini, con il ritorno delle valutazioni numeriche e del voto in condotta, nonché con la discussa reintroduzione del maestro unico alle elementari. Questa, forse, la novità tra le più controverse del decreto legge approvato dal primo consiglio dei ministro dopo la pausa estiva. Una decisione, quella della Gelmini, che ha suscitato numerose polemiche anche all'interno della maggioranza, con il leader del Carroccio che non ha risparmiato numerose frecciate alla sua collega all’Istruzione. Per Umberto Bossi, presente ad un comizio a Torino,  l’ insegnate  unico “costa un sacco di soldi in meno, ma il ministro sa che per capire cosa serve alla scuola bisogna esserci stati dentro, avere fatto come minimo l'insegnante”. E poi: “L'insegnante unico se è cattivo può rovinare i bambini, il rischio c'è molto meno con più insegnanti”. Una donna dalla sala dove si è tenuto il comizio per la festa torinese della lega nord ha poi gridato al leader del Carroccio: “Mandala a casa, la Gelmini!”. La risposta di Bossi: “Piano, se si manda a casa un ministro, è facile poi che il governi si ingrippi. Prima, figliola, facciamo il federalismo”. La replica del ministro dell’Istruzione, davanti alle parole infuocate del Senatur,  non si è fatta attendere. “Sono stupefatta della confusione mentale di Umberto Bossi, che a metà agosto ha detto che tre ministri erano troppi e ne bastava uno, ed oggi, 7 settembre, dice esattamente l'opposto”. “Sempre ad agosto”, ha proseguito Mariastella Gelmini, “Bossi ha anche detto che per i ragazzi sarebbe meglio avere un unico punto di riferimento. Si metta d'accordo con se stesso prima di parlare di scuola. Per fortuna il Governo, con le misure previste da Tremonti e da me attuate, grazie al voto del Parlamento ha già deciso”. “Un insegnante unico”, conclude il ministro dell’ Istruzione, “avrà maggiore attenzione per il bambino che apprende e sarà soprattutto un educatore, in grado di favorire la crescita integrale dell'alunno. Daremo in questo modo maggiore sicurezza alle famiglie. Siamo una comunità, il triangolo insegnanti, genitori e studenti va fatto funzionare armonicamente”. A dare man forte al ministro Gelmini ci pensa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che, in una nota, invia il suo saluto agli studenti che da oggi tornano tra i banchi e alle loro famiglie e augura anche “buon lavoro al ministro dell'Istruzione, che si sta impegnando a fondo per rilanciare la scuola avendo come primo obiettivo quello di fornire agli studenti un'educazione di qualità”. “In questo quadro”, sottolinea il presidente del Consiglio, “rientrano l'introduzione dell'educazione civica, del voto in condotta e del ritorno del voto al posto del giudizio, oltre al principio del maestro unico, che non farà certo venire meno il tempo pieno e che verrà ovviamente affiancato dagli insegnanti per lo studio delle lingue straniere”.