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Yara, l'avvocato di Massimo Bossetti a Quarto Grado: "Il dna non è quello del muratore"

Ignazio Stagno
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Un'altra svolta nel caso Yara. Dopo retroscena e indiscrezioni che inchiodano Massimo Bossetti, adesso dal suo legale arriva una rivelazione che potrebbe scagionare il muratore di Mapello dall'accusa di omicidio. "La traccia che tiene in carcere Massimo Bossetti, il dna mitocondriale trovato su Yara, non è del muratore", ha affermato a Quarto Grado Claudio Salvagni, il legale di Bossetti. E ancora: "Abbiamo lavorato sempre cercando di trovare soluzioni a tutti i dubbi che avevamo e siamo partiti con una relazione dei Ris che ci lasciava alquanto dubbiosi. Siamo arrivati all'ultima relazione depositata pochi giorni fa che, relativamente alla famosa traccia trovata sugli slip di Yara che tiene in carcere Massimo Giuseppe Bosseti, afferma che il Dna mitocondriale rinvenuto in questa traccia non è di Massimo Giuseppe Bossetti". "Scarceratelo" - Secondo quanto riferito dall'avvocato Salvagni, dalle ultime perizie depositate "emerge un elemento deflagrante che apre tutto un altro scenario, con risultanze che portano a un Dna completamento diverso, e non è un dna nascosto o incomprensibile". L'avvocato ha inoltre annunciato che lunedì il pool difensivo deciderà se presentare una nuova istanza di scarcerazione. In base a queste nuove risultanze, ha detto Salvagni, "Bossetti dovrebbe essere subito scarcerato".  

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