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Morte di Loris, le testimonianze: "In casa di Veronica Panarello era un inferno. Grida e tonfi a tutte le ore"

Valeria Pacileo
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Rileggere oggi le testimonianza raccolte dagli investigatori fa pensare che in casa Stival si vivesse un inferno quotidiano, fatto di liti, urla e tensioni. Al centro c'è Veronica Panarello, la presunta assassina di suo figlio, una personalità fragile, sofferente per la sua vita di piatta quotidianità, fatta di doveri coniugali e doveri di madre. La discussione che ebbe la mattina del delitto di Loris - che la rimproverava di essersi truccata troppo e che non voleva andare a scuola per stare un po con lei - sarebbe stata solo una tra le tante. Se non fosse che per gli inquirenti ha poi avuto un risvolto tragico. La testimonianza - A pagina 101 della sentenza emessa dal tribunale del Riesame di Catania - che ha confermato il carcere per Veronica per il timore che ripeta il reato o possa inquinare le prove - è raccolta la testimonianza della signora De Nardo, vicina di casa e madre di un amichetto di Loris. Nella testimonianza la donna racconta che suo figlio andò a giocare un pomeriggio d'estate a casa Stival, e tornò dopo cinque minuti perché spaventato. Era scappato per le continue urla di Veronica contro il figlio Loris che, secondo testimonianza, l'aveva anche definita "pazza". "Sbatteva le sedie per terra" - il 16 dicembre viene messa a verbale la testimonianza di un altro vicino, Vincenzo Dandoni che dichiara :"Nei pomeriggi in cui ero libero dal lavoro, ho udito la Panarello urlare contro i suoi figli, spesso sentivo rumore di sedie e altri oggetti sbattuti a terra". Dandoni afferma di aver sentito Veronica urlare incessantemente dalle 15 alle 20 contro i propri figli, anche apostrofando con parole pesanti nei confronti di Loris. Il vicino parla anche del rapporto tra Veronica e il marito Davide, che non si trovava spesso a casa - perché in viaggio per l'Italia a causa del suo lavoro di camionista -: l'uomo spiega che, comunque, li aveva spesso sentiti litigare. E durante quelle liti furibonde, aggiunge, si udivano nitidamente sempre le grida di Veronica. Una donna distrutta - Veronica Panarello è stata arrestata il 9 dicembre, e sta vivendo il secondo mese da detenuta. Nonostante le accuse, lei si definisce innocente. L'avvocato Francesco Villardita afferma : "E' una donna distrutta, pesa 38 chili, ne ha persi 9 da quando è in carcere". E tra le pagine delle ordinanze si scopre anche un altro macabro particolare: anche Loris, prima di morire, avrebbe perso peso. Nel testo redatto dai giudici si spiega infatti che Veronica avrebbe trasportato da sola il corpo senza vita del figlio, un fatt possibile poiché secondo i carabinieri di Santa Croce "Loris pesava 17 kg il 24 settembre e 13 kg il 13 ottobre". Le ragioni di questo repentino e consistente calo di peso, soprattutto per un bimbo di otto anni, sono ignote.

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