Il più duro degli attacchi

Vaticano, Papa Francesco scaricato pure dai progressisti: "Vergogna, ha calunniato le vittime di pedofilia"

Andrea Tempestini

Papa Francesco vive il momento più difficile del suo Pontificato, accerchiato in Vaticano, criticato su più fronti e, ora, scaricato anche dai progressisti cattolici. Già, è questa l'ultima novità: non gli perdonano, infatti, le dichiarazioni sulla pedofilia rilasciate durante il suo viaggio in Cile, poiché Francesco ha in un qualche modo difeso un vescovo accusato di abusi. E così, contro il Pontefice, si scatena addirittura il National Catholic Reporter, la più famosa e autorevole rivista progressista del cattolicesimo statunitense. Leggi anche: L'accusa: "Ciò che i media censurano sul Papa" L'attacco viene firmato da Sean O'Malley, cardinale cappuccino, membro del C9 e direttore della testata, il quale ha scritto che il Papa ha "ingiustamente calunniato le vittime" e ha aggiunto che le sue parole sono state "vergognose". E ancora: "Evidentemente il Papa non ha imparato la lezione". Parole durissime, insomma. Francesco, per il National Catholic Reporter, si è distinto per aver spesso rimproverato la "burocrazia vaticana" per i "pettegolezzi", per i "carrierismi" e per le "malattie" che la affliggono. "Nel 2014 - sottolinea la rivista - ha detto che uno di questi disturbi è la "pietrificazione mentale e spirituale" di coloro che "hanno un cuore di pietra e un torcicollo". "Francesco - continua il durissimo editoriale - sarebbe dispiaciuto di apprendere che è così che molti descrivono le sue parole in Cile e sull'aereo papale?". Ma non è tutto. "Quando si tratta di affrontare il clericalismo che è il fondamento dello scandalo degli abusi - prosegue O'Malley -, il volto pietrificato del Papa fa parte del problema. La domanda che dobbiamo porre è: perché Francesco non sta ascoltando?". Parole che, in una qualche misura, sembrano accusare il Pontefice di alcune complicità nell'aver coperto gli scandali.