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Polizia e carabinieri, il fango di Repubblica: record di femminicidi commessi dagli uomini in divisa

Matteo Legnani
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"Una decina di casi". Abbastanza, secondo La Repubblica, per lanciare l'allarme "femminicidi compiuti da uomini delle forze dell'ordine". Tanti sono stati, nel 2017, i casi di poliziotti, carabinieri o finanzieri che hanno ucciso un familiare con l'arma di ordinanza. Un numero di per sè irrisorio, se si considera che, sempre secondo il quotidiano diretto da Mario Calabresi, gli uomini in divisa che hanno in dotazione una pistola, sono circa 450mila. Ma ciò che è allarmante, secondo Repubblica, è la percentuale: perchè i femminicidi compiuti nel 2017 sono stati in tutto 117, rispetto ai quali 10 è l'8,5%, a fronte di una percentuale di uomini in divisa e armati rispetto al totale dei maschi italiani che è pari al 2,5%. Tradotto: gli appartenenti alle forze dell'ordine commettono quattro volte i femminicidi compiuti dal resto della popolazione maschile italiana. Certo, c'è lo stress, ci sono i controlli e le verifiche delle condizioni psicologiche carenti. Ma c'è anche che questi uomini, appunto, hanno la pistola sempre con sè e sono addestrati a usarla. E, pare brutto dirlo, ma anche ovvio, uccidere una persona con una pistola è indubbiamente più facile e più veloce che non utilizzare un coltello o un oggetto contundente. Leggi anche: Sputi alla Meloni, "così mi fate godere": vergogna rossa, chi l'ha scritto

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