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Coronavirus, la primaria di Pronto soccorso condivide: "Il virus viaggiava in business coi manager padani"

Giulio Bucchi
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"Il coronavirus viaggiava in business con i manager padani". Mentre si registrano contagi e vittime, c'è chi si diverte a buttarla in politica, ovviamente contro Matteo Salvini e la Lega. Il primo focolaio a Codogno, nel Lodigiano, sembra fonte di "ironia divina" a Matteo Flora, esperto di reputazione online e, a suo modo, influencer spesso citato e condiviso su Facebook e Twitter da anti-sovranisti e anti-populisti.   Leggi anche: "Uomo di m***". Il coronavirus uccide? Sciacalli a sinistra, insultano Salvini A indignare, però, non è solo la battuta di Flora, decisamente infelice, inappropriata e pure inesatta (non è ancora dato sapere chi abbia contagiato il "paziente zero"). Lo è, semmai, chi ha condiviso quel post con un laconico "Già". È Roberta Petrino, un  medico. "Che vergogna... - accusa Paolo Tiramani, deputato vercellese della Lega -. Si può fare ironia su un problema così grande? Primario di Pronto Soccorso si diverte a fare sciacallaggio politico. Non ho parole...". Per la cronaca, ecco il "pensiero" integrale di Flora: "C'è qualcosa di sottilmente ironico nel fatto che mentre si vomitava bile sulle malattie portate dallo sporco povero, il gretto migrante, il barcone affollato, il #coronavirus viaggiava in business con i manager padani. Se Dio esiste ha un fine senso dell'umorismo". Giudicate voi.

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