Referendum, niente quorum
Ha votato solo il 16%
Niente quorum: al referendum per la nuova legge elettorale si è recato alle urne solo il 16% degli aventi diritto. I dati del ministero dell'Interno relativi a circa il 20% degli 8.100 Comuni mostrano infatti percentuali che si collocano fra il 16 e il 17% ed è impossibile pensare che la percentuale possa salire. Fini: elettori stanchi - Il presidente della Camera Gianfranco Fini, tra i sostenitori dei quesiti referendari, dimostra di non essere sorpreso dalla scarsa affluenza: “I quesiti erano troppo tecnici e sicuramente - ha aggiunto - c'è una certa stanchezza da parte degli elettori. Era prevedibile che fosse questo l'esito dei referendum, anche se mi dispiace dirlo”. La radicale Emma Bonino è stata la prima ad esprimersi: "A me pare scontato questo tipo di affluenza alle urne, dopo che si è fatto l'impossibile per far saltare il quorum. Si è cambiata la legge per spostare la data al 21 di giugno, non c'è stata praticamente campagna elettorale, del dibattito televisivo non parliamo nemmeno. Come si pretendeva che la gente si appassionasse al referendum?”. "Una vittoria per la Lega" - Canta vittoria invece Roberto Calderoli per la Lega: “Messa come l'avevano messa, il risultato del referendum è una vittoria della Lega”. Di morte annunciata parla il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova: “Quella dei referendum elettorali è la cronaca di una morte annunciata. La condanna è stata emessa nel momento in cui si è stabilito di votare nel primo giorno d'estate, una data nella quale era materialmente impossibile portare al voto oltre i quattro quinti dei votanti alle europee. Il messaggio era di smobilitazione e cosi è stato recepito dall'opinione pubblica. A quel punto, sarebbe stato meglio rinviare il voto all'anno prossimo”.