Napoli, concorsi falsati
Indagati 150 docenti
Circa 150 insegnanti sono indagati dalla procura diNapoli: l'ipotesi è che abbiano presentato false attestazioni per poteraccedere nel 2005 all'ultimo concorso abilitante per aspiranti docenti nellescuole medie e negli istituti superiori. La procura sta facendo notificare inquesti giorni gli avvisi di conclusione indagini agli interessati, l'atto che fa in genere da preludio a una probabilerichiesta di processo da parte della Procura. Il fascicolo è affidato alpm Valter Brunetti, magistrato del pool mani pulitedel procuratore aggiunto Francesco Greco. Le indagini intendono fare luce su presunte irregolarità in molte dellecertificazioni presentate nel 2005, relative all'esistenza dei requisiti perl'accesso al concorso. Per partecipare al concorso serviva un requisito indispensabile: “Aver svolto 365 giorni dilavoro nella pubblica amministrazione”, vale a dire aver insegnato in unascuola pubblica o paritaria, per un anno intero. Ed è su questo requisito chesono scattate le verifiche affidate ai finanzieri degli uffici di pg dellaProcura di Giovandomenico Lepore. Molti attestati sono risultati fasulli: “Falsitàin dichiarazione sostitutiva in atto di notorietà”, scrivono gli inquirenti.Irregolarità con lo stampino. Molti certificati di supplenza in questo oquell'istituto, oltre ad essere falsi, avevano infatti le stessecaratteristiche: fogli in A4, materiale fabbricato con perizia tecnica, tantoda lasciare sullo sfondo l'ipotesi di una regia unica del falso prestampato. L'altra inchiesta - Prosegue intanto su un binario parallelo un'altrainchiesta sul mondo del precariato: viene condotta dal pm Giancarlo Novelli, cisono sessanta docenti indagati, accusati di aver pagato dipendenti delProvveditorato per scalare le graduatorie attraverso il sistema informatico divia Ponte della Maddalena. Due facce di una realtà complessa con migliaia diprofessionisti onesti che in questi giorni reclamano per i propri diritti