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Matteo Salvini, l'ex pm Spataro lo processa e lo condanna: "Migranti e ong, cosa deve fare Conte"

di Giulio Bucchi domenica 19 maggio 2019

2' di lettura

Migranti, avanti tutti. A processare Matteo Salvini sulla politica dei porti chiusi è uno che magistrato, e che magistrato, fino a poche settimane fa lo è stato davvero, il fresco ex procuratore capo di Torino Armando Spataro. Riciclatosi come editorialista di Repubblica (e dove se no?), l'ex toga definisce il decreto sicurezza fortemente voluto dal ministro degli Interni "decreto spazza-diritti", sottolineandone il "chiaro sapore elettorale". Da esso, spiega Spataro, deriverebbero "scelte strumentali, palesemente incostituzionali e gravemente lesive dei diritti fondamentali".  Leggi anche: "Cesare Battisti? Cosa mi aspetto ora". Spataro, che sorpresa: sinistra distrutta Innanzitutto, secondo Spataro "la declamata politica dei porti chiusi" sarebbe "impraticabile se non in presenza di gravi e specifici rischi per la sicurezza e l'ordine pubblico dello Stato di approdo". Altro punto: dietro il concetto di "soccorso illegale" e alle "assurde sanzioni pecuniarie" contro le Ong si nasconde il vero obiettivo, "paralizzare l'azione di soccorso dei migranti che coraggiosamente continuano a svolgere le poche organizzazioni non governative ancora in grado di operare in un Mediterraneo sempre più plumbeo". Parole che sembrano uscita da un centro sociale, o da Luca Casarini in persona, che della Mare Jonio, imbarcazione della ong italiana Mediterranea, è capomissione. Invece no, a scrivere è un tutore della legge che ignora bellamente il concetto di "immigrazione clandestina" e guerra a chi direttamente (gli scafisti) e indirettamente (le Ong, appunto) la alimenta. Ma Spataro si concentra esclusivamente sul danno recato a quelle navi che "cercano lodevolmente di soccorrere coloro che rischiano la propria vita per sfuggire a guerre e a disperanti condizioni di vita". Di più, il sospetto, suggerisce l'ex pm senza particolari prove al riguardo, è che tutto questo sia l'anticamera "per analoghe sanzioni a carico di chi ospita o sfama gli stranieri anche sulla terraferma". "È auspicabile - conclude grave Spataro - che il presidente del Consiglio dei ministri (Giuseppe Conte, ndr) e il ministro della Giustizia (il grillino Alfonso Bonafede, ndr) sappiano respingere questa ennesima deriva populista che si presta a plurime censure di incostituzionalità". Salvando, ovviamente, la democrazia.

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