Il Papa rilancia l' integrazione dell' Albania nell' Unione europea. Il tema è stato fra quelli affrontati da Francesco con il presidente albanese Ilir Meta, ricevuto ieri in udienza nel palazzo Apostolico in Vaticano e successivamente a colloquio con il cardinale Pietro Parolin segretario di Stato vaticano. «Durante i cordiali colloqui - riferisce una nota del Vaticano - sono state rilevate le positive relazioni tra l' Albania e la Santa Sede, nonché il contributo della Chiesa cattolica locale a beneficio dell' intera società albanese, in particolare dei giovani». In quel contesto, prosegue la nota «sono stati affrontati temi di comune interesse, tra i quali l' importanza della promozione della libertà religiosa e della coesistenza pacifica e il prosieguo nell' impegno in favore del dialogo interreligioso e interculturale. Sono state anche esaminate alcune questioni in ambito internazionale, in particolare la situazione nei Balcani occidentali». Tirana ha presentato la richiesta di adesione all' Unione europea il 28 aprile 2009. E nel 2015, il Consiglio della Ue le ha accordato lo status di Paese candidato all' adesione. È previsto che i negoziati formali partano nel giugno 2019, fra meno di un anno. Gli scogli maggiori, sui quali per Bruxelles l' Albania deve compiere «notevoli sforzi» per adeguarsi agli standard dell' Unione riguardano diversi capitoli. I principali riguardano l' ambiente, i controlli finanziari, i diritti fondamentali degli individui, la giustizia e la sicurezza, la politica sociale, la sicurezza alimentare, l' indipendenza dei mezzi d' informazione, il diritto alla proprietà intellettuale e la libera circolazione delle merci. L' anno prossimo, sempre a giugno, partiranno anche i negoziati con la Macedonia. Leggi anche: Federica Mogherini, il piano per portare nella Ue sei Paesi balcanici