A Otto e Mezzo di Lilli Gruber su La7, nella puntata di lunedì 9 giugno ecco ospite il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il quale è intervenuto sui temi politici del momento, a partire dalle dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Nel giorno del referendum, La Russa ha parlato di elettori “schifati dall’odio politico” per spiegare il basso afflusso alle urne e la sonora sconfitta della sinistra. Le parole del presidente del Senato hanno innescato la consueta polemica. E dalla Gruber Piantedosi ha preso le difese di La Russa, ricordando che "ha subito molti attacchi" e sottolineando come sia “un leader molto importante” che ha semplicemente “espresso un suo sentimento”. In una democrazia, ha aggiunto il ministro, “è legittimo” che ci siano opinioni diverse.
Nel corso dell’intervista, Piantedosi ha poi affrontato il tema dei centri per i rimpatri istituiti in Albania, progetto al centro di una lunga battaglia tra governo e toghe rosse. “Stiamo aspettando il verdetto della Corte di Giustizia Europea”, ha spiegato il titolare del Viminale, definendo “tribolate” le vicende giudiziarie seguite all’iniziativa e criticando la gestione delle impugnazioni da parte della magistratura italiana: “A mio modo di vedere, non avendo più motivazioni per bocciarci rispetto a quei centri, ha deciso di buttare la palla in tribuna”.
Infine, il ministro ha affrontato la questione dei costi, spesso al centro delle critiche dell’opposizione. “I centri in Albania costano 620 milioni in cinque anni come copertura globale”, ha scandito Piantedosi, rivendicando la sostenibilità economica del progetto. “Perché ci si preoccupa dei costi di quel centro e non, per esempio, dei 300 milioni al giorno che si spendevano con l’operazione Mare Nostrum che portò in un anno 44mila clandestini in Italia?”. Il confronto si è poi allargato ai costi dell’intero sistema di accoglienza italiano, che secondo il ministro assorbe “2 miliardi di euro all’anno, per un sistema dove poi il 70% delle persone non ne ha diritto", ha concluso Piantedosi.