Addio prefetture, ragionerie, soprintendenze: Renzi si inventa la "casa del governo"

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 22 giugno 2014
Addio prefetture, ragionerie, soprintendenze: Renzi si inventa la "casa del governo"
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L'idea è quella di una "casa del governo", un luogo dove concentrare tutte le attività periferiche dello Stato. Matteo Renzi ha voluto come primo punto del disegno di legge sulla riforma della Pubblica Amministrazione questa cura dimagrante degli attuali mille uffici tra prefetture, ragionerie, direzioni del lavoro e delle entrati, archivi notarili, soprintendenze. La regola generale dettata dal premier, secondo quanto anticipato dal Messaggero, per quanto riguarda le prefetture, cioè il principale ufficio dello Stato, sarà di un ufficio del governo in ogni Regione, fatta salva la necessità di garantire una maggiore presenza in alcune zone del Paese, per esempio quelle a maggior tasso di criminalità o quelle interessate da particolari fenomeni migratori: dalle 100 esistenti saranno ridotte a una quarantina. Lo stesso criterio sarà adottato per gli altri uffici che alla fine della riorganizzazione saranno 400. Personale in mobilità - E i dipendenti? La maggior parte del personale, rivela il Messaggero, verrà impiegato in quello che in gergo si chiama "front office", ovvero il rapporto diretto con il cittadino. L'organico che si occupa di attività strumentali, come la gestione degli immobili, del personale, dei servizi finanziari sarà drasticamente ridotto attraverso la norma sul demansionamento inserita nella stessa riforma che prevede la possibilità di trasferire in prima linea molti dei dipendenti che ora lavorano dietro le quinte. La riorganizzazione interesserà anche la magistratura, almeno in parte. Tra le norme del provvedimento approvato dal governo, si legge sul Messaggero, ce n'è anche una che riguarda la chiusura delle sedi distaccate dei Tar.

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